I nastri trasportatori sono costituiti
normalmente da un tamburo di traino della tela, da una
tela (o nastro), un telaio di sostegno,da rulli di
rinvio,da rulli tenditori ed eventuali rulli portanti e
di sostegno e da un piano di scorrimento. In figura sono riportati alcuni esempi applicativi. La posizione più appropriata del tamburo di traino è quella in favore della direzione del prodotto trasportato. Questa soluzione consente al nastro di lavorare trainando il carico, viceversa se si applica il traino nella posizione opposta, il nastro lavora spingendo il carico e si può verificare che il nastro di trasporto si blocchi o produca delle piegature. Il cilindro di rinvio, posizionato nella parte opposta del traino, se regolabile, assume anche la funzione di tenditore. I nastri di trasporto leggero sono normalmente sostenuti da un piano di scorrimento che deve essere mantenuto sempre pulito e avere i bordi arrotondati. In caso di lunghi interassi, carichi elevati o forti sollecitazioni, si possono impiegare dei rulli portanti oppure utilizzare un piano interrotto da alcuni rulli. Per ridurre gli attriti, i rulli devono essere equipaggiati con cuscinetti a sfere, possibilmentee metallici che consenta la dissipazione delle cariche elettrostatiche. Anche per il tratto di ritorno del nastro, se l'interasse è piuttosto lungo, è consigliabile utilizzare rulli di sostegno. Mantenere in guida il nastro è abbastanza semplice anche se talvolta possono insorgere difficoltà in caso di impianti impropriamente eseguiti, di scelta non idonea del nastro, oppure in presenza di sporco sui tamburi, cilindri, rulli o piano di scorrimento. Le forze che influiscono sulla guida del nastro dipendono dalla sua tensione, dalla velocità, dall'allineamento dell'impianto, dall'esecuzione e dal parallelismo di tamburi, cilindri e rulli, nonchè dalla planarità del piano di scorrimento. Il tamburo motore, in genere senza possibilità di regolazione, deve essere posizionato ortogonalmente al senso di marcia del nastro e parallelamente sia al piano di scorrimento che a quello di calpestio. Tutti gli altri rulli o cilindri devono risultare paralleli al tamburo motore. Il tamburo motore deve essere solitamente costruito con forma trapezioidale, fanno eccezione i casi in cui dei profili flessibili di guida vengano vulcanizzati sul lato interno del nastro o che questo equipaggi un trsportatore con scorrimento in conca. Qualora si debbano utilizzare tamburi di diametro notevolmente ridotto o nastri con tessuto di scorrimento sul lato interno, è consigliabile che il tamburo motore sia rivestito con gomma o materiale plastico resistente all'usura. I cilindri di rinvio possono eccezzionalmente avere forma trapezioidale per agevolare la centratura di nastri particolarmente stretti e lunghi. I profili longitudinali, che possono essere di svariati tipi assorbono maggiormente le eventuali deviazioni del nastro utilizzando quanto più è possibile tratti rettilinei. Risulta talvolta vantaggioso utilizzare profili rettangolari ai bordi nel nastro, in quanto è possibile installarli su carpenterie già esistenti senza modifiche importanti. Questa soluzione evita inoltre l'accumulo si sostanze estranee all'interno del nastro. Per l'utilizzo dei profili di guida, essendo questi in materiale sensibile al surriscaldamento, è opportuno valutare accuratamente la velocità del trasportatore. E' possibile mettere a punto un sistema dove la presenza di sensori rilevi lo spostamento del nastro e l'automatismo operi le opportune variazioni per ripristinane la corretta posizione. La tensione del nastro deve essere quanto basta per essere movimentato dal tamburo motore in modo da poter svolgere la propria funzione di trasporto. Per evitare la precoce usura del tessuto inferiore del nastro e favorire lo scorrimento, la penna fissa deve essere costruita con materiali particolarmente duri e lisci come porcellana o acciaio temperato. Per ridurre gli assorbimenti causati dall'attrito e la precoce usura della penna, vengono sempre più spesso utilizzate penne mobili a rullini. L'accumularsi dello sporco, presente nell'ambiente di lavoro, crea notevoli difficoltà per la tenuta in guida del nastro e per il buon funzionamento del trasportatore. Si utilizzano così raschiatori e deviatori costruiti in materiale plastico o gomma che, pur avendo resistenza allo sfregamento, non deteriorano il nastro. CENTRATURA DELLA TELA Per la centratura dela tela di un nastro trasportatore bisogna immaginarla come un trapezio. La parte più larga tenderà a spostarsi verso la parte più stretta. Quindi bisogna fare attenzione al percorso della tela sui rulli tenditori o di rinvio ed immaginare la tela come un trapezio. Per spostare la tela bisogna tirare o allentare la penna o i rulli tenditori a seconda della direzione a cui vogliamo spostarla tendo sempre presente il trapezio. Di solito al posto di tirare la penna si può allentare il rullo tenditore e viceversa. |
HOME PAGE http://digilander.iol.it/mikimoni/index.htm