I riduttori sono quei
particolari dispositivi meccanici che vengono utilizzati
per "ridurre" la velocità del moto ad un
determinato apparato. Supponiamo di realizzare un nastro
trasportatore che giri con una velocità "n".
Per far ciò utilizzeremo un motore accoppiato ad un
riduttore con un rapporto di riduzione idoneo per avere
la nostra velocità "n" del nastro.
I riduttori si differenziano l'uno dall'altro per tipo,
forma, grandezza e rapporto.
- Il tipo è la forma di costruzione che varia per
ogni casa costruttrice.
- La forma è come si presentano le parti di
fissaggio, cioè il tipo di flangia che presenta
il motore da collegare e come verrà fissato il
riduttore (con flangia, con supporto, con
piedini, ecc.).
- La grandezza si riferisce alla dimensione e alla
portata di lavoro (espressa in cavalli)
- Il rapporto di riduzione rappresenta la riduzione
del moto d'uscita rispetto a quello d'ingresso.
Supponioamo di aver collegato all'ingresso del
riduttore un motore a 1400g/m e che il riduttore
stesso abbia un rapporto di riduzione di 1:2 (1 a
2), questo vuol dire che ad 1 giro completo
dell'uscita del riduttore, corrisponde a 2 giri
completi dell'asse del motore in ingresso.
Pertanto, nel nostro caso, in uscita del
riduttore avremo circa 700g/m. Sulla targhetta
d'identificazione del riduttore questa variabile
è indicata come 1:2 oppure i=2.
I riduttori possono essere di diversi tipi:
- riduttori a vite senza fine
- riduttori a vite senza fine con precoppia
- riduttori a vite senza fine con limitatore di
coppia
- riduttori a coppia conica
- riduttori ad ingranaggi cilindrici
I riduttori a vite senza fine sono i più utilizzati,
inoltre possono essere realizzati (tutti) in ghisa o
alluminio e gli ingranaggi interni sono a bagno d'olio
con viscosità elevata.
MOTORIDUTTORI
I motoriduttori non sono altro che dei riduttori
accoppiati ad un motore (già di fabbrica) che formano un
unico elemento. Pertanto all'acquisto di un motoriduttore
dovremo dare anche le caratteristiche del motore.
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