Quelli principalmente utilizzati nel campo dell'automazione sono quelli rotativi incrementali che generano degli impulsi a seconda della rotazione del loro albero (applicati ad esempio per controllare la velocità di un nastro trasportatore o per localizzare la posizione esatta di una determinata macchina). Un encoder incrementale genera una serie di impulsi in base all'angolo di rotazione dell'albero. L'encoder non genera impulsi se l'albero non è in movimento. Questo tipo di encoder è stato progettato per rilevare la posizione di rotazione mediante il numero di impulsi contati. Di questi possono essere classificati in Monodirezionali e Bidirezionali. Quelli monodirezionali (con un solo canale d'uscita) durante la rotazione dell'albero genera soltanto degli impulsi, mentre il tipo bidirezionale (con due canali d'uscita) può rilevare la rotazione dell'albero, ovvero la rotazione oraria o la rotazione antioraria. Esistono anche modelli con l'impulso di zero che è un segnale impulsivo di riferimento generato ad ogni giro. Il collegamento meccanico all'albero di questo dispositivo deve essere effettuato tramite un giunto elastico per evitare di danneggiarlo.
A differenza degli encoder, le dinamo tachimetriche generano una tensione continua in uscita a seconda del numero di giri applicato al proprio asse. Quindi, più aumentano i giri applicati al proprio asse e più aumenta la tensione alla sua uscita e viceversa. Questi dispositivi, però, non vengono applicati su apparati che richiedono elevate precisioni. -Utilizzo principalmente gli OMRON e non ho riscontrato problemi. -Consiglio di fare attenzione quando si installa il giunto flessibile del tipo spiralato tra encoder e l'asse di rotazione della macchina perchè ha un senso. Se invertito con il tempo si può spaccare. Inizio pagina - Encoder - Dinamo tachimetriche - Note personali |
