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LA MENTE ARTIFICIALE
Introduzione
Obiettivo di quest'opera e' di riassumere le idee che costituiscono il programma e il dibattito dell'Intelligenza Artificiale collocandole al tempo stesso sullo sfondo dei programmi e dei dibattiti delle altre discipline scientifiche. Ciascuna ha infatti contribuito teorie, idee e dati all'ambiziosa impresa di costruire macchine intelligenti, e ciascuna ha soprattutto contibuito a costruire la cultura della nostra epoca, della quale il mito della macchina intelligente e' parte integrante.
La selezione delle teorie da presentare e' stata compiuta unicamente "a posteriori": nella stesura dell'opera si e' proceduto cioe' a ritroso, risalendo dal fenomeno computazionale alle sue basi teoriche e sperimentali, e poi, ricorsivamente, alle teorie che erano alla base di queste teorie. Non stupisca, pertanto, che il libro spazi dalla Linguistica alla Logica. E non stupisca il fatto che Kant, Hegel, Freud vengano appena citati, mentre, per esempio, Leibniz, Hume e Descartes compaiono in piu' punti: diversa e' stata la loro fortuna nell'era della "computazione".
Al tempo stesso ci e' parso rilevante ai fini del "racconto" lambire le teorie che hanno impresso svolte significative al pensiero scientifico moderno, dalla Biologia ai Frattali. L'Intelligenza Artificiale e' sempre piu' un grande e caotico contenitore di idee provenienti dalle sorgenti piu' disparate.
Nell'industria e' ormai diventata prassi di far precedere ad ogni documento un breve "management summary": i manager sono notoriamente tanto presi dalla quantita' e qualita' di decisioni da prendere che non troverebbero mai il tempo di leggere tutti i documenti importanti, per quanto siano importanti. Il management summary consente loro di catturare subito i contenuti essenziali del documento. Certi che la mancanza di tempo sia ormai una proprieta' anche del lettore piu' casuale, abbiamo preferito organizzare il materiale della prima parte in senso orizzontale, piuttosto che verticale, componendo una vasta panoramica a 360 gradi che abbraccia il pensiero pre- o extra- informatico attraverso una serie di piccole introduzioni alle varie discipline. Durante questo vasto excursus all'interno del sapere umano vengono affrontati in maniera naturale i temi che sono propedeutici all'Intelligenza Artificiale.
Nella seconda parte si incontrano le due linee evolutive che hanno caratterizzato la prima parte: da un lato quella che ha portato alla nascita di discipline sempre piu' esatte per lo studio dei fenomeni mentali, e dall'altro quella che ha portato alla costruzione di macchine in grado di compiere ragionamenti. Questa seconda parte e' organizzata invece in maniera verticale, lungo le direttive di conoscenza, inferenza, percezione e apprendimento, e si propone di illustrare come quei fenomeni mentali possano essere trasformati in fenomeni computazionali.
Gli ultimi due secoli hanno segnato una costante progressione nello studio della struttura fisiologica del cervello, delle funzioni cognitive della mente e del comportamento ambientale degli organismi. In epoca recente il computer ha costituito un elemento rivoluzionario nell'ambito di questo progresso. Come l'avvento del motore a vapore forni' la macchina che poteva automatizzare il lavoro manuale, cosi' l'avvento del computer ha fornito la macchina con cui tentare di automatizzare l'attivita' mentale. L'"intelligenza artificiale" ha smesso di essere un mito ed e' diventata una disciplina pratica.
Al tempo stesso le diverse discipline che avevano contribuito nei secoli allo sviluppo delle varie teorie sulla mente, sul cervello e sugli organismi hanno finito per trovare un punto di convergenza insospettato nel momento in cui il programma dell'Intelligenza Artificiale ha dovuto far ricorso a idee, principi e teorie di tutte per realizzare il proprio ambizioso obiettivo di costruire la macchina "pensante".
Il caotico e frenetico sviluppo di questa nuova disciplina e' dovuto proprio alla possibilita' di reperire e assimilare una quantita' vastissima di teorie sviluppate nell'arco dei secoli da pensatori e scienziati di tutte quelle discipline. Tutto cio' che era stato originariamente studiato all'interno di un certo paradigma puo' essere re-interpretato e ri-formalizzato all'interno del paradigma del computer e diventare automaticamente parte integrante della nuova disciplina dell'intelligenza artificiale.
Se e' ancora ben lontana dall'aver raggiunto il proprio obiettivo, la disciplina dell'intelligenza artificiale puo' pero' gia' vantarsi di aver implicitamente proposto una "teoria unificata della mente", l'unificazione essendo dovuta appunto a quel paradigma del computer che viene assunto a base linguistica e sperimentale: una teoria di una certa disciplina diventa accessibile a tutte le altre discipline quando viene convertita nel linguaggio del computer; e il computer costituisce al tempo stesso il laboratorio di sperimentazione per convalidare una certa teoria.
Un'avvertenza: tutte le teorie che vengono esposte sono state enormemente semplificate, anche a costo di introdurre qualche lieve discrepanza con le opere originali, e cio' per consentire la lettura del libro anche al lettore che non abbia un background filosofico, psicologico, neurobiologico, informatico, matematico, e cosi' via. Un'esposizione corretta avrebbe richiesto la discussione di una miriade di termini tecnici, dei quali abbiamo invece cercato di fare a meno il piu' possibile.